La Welleness Economy ha spiccato il volo, se ne parla sempre di più, è passata da 10 ad 11 settori. Tuttavia se non si adottano i principi di marketing del benessere, se non si punta all’etica, alla consapevolezza e non si diffonde un senso di responsabilità verso il benessere sociale, il rischio è di creare l’ennesima strategia di comunicazione per manipolare gli acquisti.
Negli ultimi anni soprattutto dopo la pandemia è cresciuta la voglia delle persone di stare in salute e prendersi cura del benessere del corpo e della mente. E’ proprio questo il momento più adatto per diffondere il più ampio e completo significato di benessere, in passato troppo spesso associato al possesso di beni materiali, prosperità finanziaria, al vivere momenti di relax nel lusso, al permettersi di poter acquistare ciò che si desidera. Anche quando il benessere ha cominciato a coinvolgere concetti più vicini ad uno stile di vita si è circoscritto a pochi comportamenti come andare a trascorrere una vacanza in un resort di lusso, alle terme, in un centro di remise en forme.
Il benessere invece ha un significato più ampio – lo stiamo imparando – che coinvolge tutti gli elementi che permettono di vivere in salute. Il Global Wellness Institute lo definisce come il perseguimento proattivo di comportamenti, scelte e stili di vita che portano ad uno stato di salute olistica.
L’industria del benessere allora diventa quella che consente alle persone di compiere attività e scegliere stili di vita che portino il benessere nella loro vita quotidiana.
La Wellness Economy sta crescendo e oggi comprende ben 11 settori.
I primi 10, che di seguito vi descrivo brevemente non consideravano un elemento importante che vedremo più avanti: la mente!
Attività fisica : spesa dei consumatori associata ad attività fisiche svolte durante il tempo libero e la ricreazione, inclusi e tre sotto settori della tecnologia, attrezzature e forniture e abbigliamento e abbigliamento.
Benessere immobiliare: spese per la costruzione di immobili residenziali e commerciali/istituzionali (uffici, ospitalità, uso misto/multifamiliare, medico, tempo libero, ecc.) che incorporano elementi di benessere intenzionali nel loro design, materiali ed edifici, nonché nei loro servizi , servizi e/o programmazione.
Benessere sul posto di lavoro: include le spese per programmi, servizi, attività e attrezzature da parte dei datori di lavoro volti a migliorare la salute e il benessere dei propri dipendenti.
Turismo del benessere: l’aggregazione di tutte le spese effettuate dai turisti del benessere, comprese le spese per alloggio, cibo e bevande, attività ed escursioni, shopping e trasporti nazionali.
Spa economy: include i ricavi delle strutture termali e il relativo cluster di settori che supportano e abilitano le attività termali.
Sorgenti termali/minerali: Comprende i ricavi degli esercizi commerciali legati agli usi ricreativi e terapeutici di acque con proprietà speciali, tra cui l’acqua termale, l’acqua minerale e l’acqua di mare.
Alimentazione sana, nutrizione e perdita di peso: include le spese dei consumatori per vitamine e integratori, alimenti fortificati/funzionali e nutraceutici, alimenti naturali e biologici, alimenti salutari, nutrizione sportiva, nutrizione e servizi dietetici e prodotti e servizi per il controllo del peso e il dimagrimento.
Cura della persona e bellezza: include le spese dei consumatori per i servizi di bellezza e salone (escluse le spa); servizi e prodotti per la cura della pelle, dei capelli e delle unghie; cosmetici, prodotti per la cura personale; dermatologia; farmaci da prescrizione per la cura della pelle; nonché prodotti e servizi che affrontano specificamente problemi di salute e aspetto legati all’età, come cosmetici/cosmeceutici per la cura della pelle del viso e del corpo, cura dei capelli e prodotti farmaceutici e integratori che trattano le condizioni di salute legate all’età.
Medicina preventiva e personalizzata e salute pubblica: include le spese per servizi medici incentrati sulla cura delle persone, sulla prevenzione delle malattie o sull’individuazione dei fattori di rischio, ad esempio esami fisici di routine, test diagnostici e di screening, test genetici, ecc. Servizi sanitari personalizzati per fornire approcci su misura per prevenire le malattie , diagnosticare e gestire i fattori di rischio o gestire e curare le condizioni.
Medicina tradizionale e complementare: comprende le spese per diversi sistemi, servizi e prodotti medici, sanitari, olistici e che coinvolgono anche mente e spiritualità che non sono generalmente considerati parte della medicina convenzionale o del sistema sanitario, compresi quelli omeopatici, naturopatici, chiropratici , Medicina tradizionale cinese, Ayurveda, guarigione energetica, rimedi e integratori tradizionali e erboristici, ecc.
Dal 2021 ha fatto ingresso fra gli studi del GWI l’undicesimo settore, quello del benessere mentale, una risorsa interna che ci aiuta a pensare, sentire, connetterci e funzionare; è un processo attivo che ci aiuta a costruire resilienza, crescere e prosperare .
Il settore si determina sulla spesa per attività, prodotti e servizi il cui obiettivo primario è quello di aiutarci lungo i percorsi di benessere mentale di crescita e nutrimento , di riposo e ringiovanimento . Comprende quattro sottosettori: auto-miglioramento e crescita personale ; nutraceutici e fitoterapici che stimolano il cervello; attività di meditazione e consapevolezza; miglioramento del sonno.
Anche il benessere mentale è una risorsa dinamica, un processo attivo che richiede iniziativa e un’azione consapevole. Si tratta di un’esperienza interna alla persona che comprende molteplici dimensioni : mentale (come elaboriamo, comprendiamo e utilizziamo le informazioni); emotivo (come gestiamo ed esprimiamo i nostri sentimenti ed emozioni); sociale (come ci colleghiamo con gli altri); e psicologico (come funzioniamo o “mettiamo insieme i pezzi” per prendere decisioni o fare cose).
Questi sono i settori che oggi stanno crescendo, questi quelli su cui puntare, a patto che siano sostenuti da principi etici, guidati da responsabilità e impegno alla sostenibilità altrimenti il benessere tornerà ad essere una parola vuota e uno strumento commerciale di manipolazione.
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