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I brand vogliono essere scelti, riconosciuti, apprezzati. Questo obiettivo determina una serie di scelte da parte del marchio (brand).

Chi si interessa di brand ha sentito parlare del concetto di Brand Awareness.

Aware si usa per indicare nel brand la conoscenza profonda, quella che ti permette di riconoscere ovunque quel brand, i suoi colori, il suo simbolo.  Indica il grado di diffusione, a livello di conoscenza e notorietà.

Chi oggi non saprebbe riconoscere una scarpa Nike dal suo baffo? Quanti di vuoi quando leggono Apple pensano ad una mela anziché ad un colosso dell’informatica e a Steve Jobes? Questo processo tuttavia non va più bene, non è sufficiente,  non è quello che può fare cambiare le persone e l’economia.

E’ arrivato il momento di parlare di Brand Awareness per dire altro. Un marchio ha un forte potenziale educativo, quindi l’obiettivo deve passare dal “far conoscere il marchio” al “rendere le persone consapevoli”.

Quindi parlare di Brand Awareness significa parlare di come:

  • IL BRAND STESSO DIVENTA CONSAPEVOLE di ciò che è nella sua responsabilità e potere educativo, persuasivo e di cambiamento.
  • Il BRAND RENDE LE PERSONE CONSAPEVOLI DEI LORO ACQUISTI, consce, informate, consapevoli.

Questo può avvenire attraverso una modalità comunicativa narrativa, autentica che se pur persuasiva non è mai manipolatoria. Vorrei puntualizzare qual è la differenza fra persuasione e manipolazione.

La differenza sta nell’ l’intento.

  • Nella manipolazione l’intento è quello di portare vantaggi sono ad una parte.
  • Nella persuasione si vince in due, si porta l’interlocutore alla condivisione e co-creazione.

La comunicazione, i comportamenti, le promesse se mantenute potranno “convincere” , con ragioni e  argomentazioni, portare nuova conoscenza di elementi che precedentemente non erano stati considerati.

Quindi un brand che punta a generare acquisti consapevoli punta a vincere insieme (con-vincere) porta alla scelta e al cambiamento. Se non volete impegnarvi a creare questo tipo di brand  e prodotti di valore non solo non cambierà l’economia, ma non vi distinguerete. E quindi non perdete tempo, scegliete un nome un colore e fate un’etichetta.

Io confido in una nuova generazione di brand che invece si faccia traino di un cambiamento positivo, di una nuova educazione attraverso una narrazione autentica.

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